E'
stata confermata la riduzione dell'aliquota della cedolare secca
dei contratti a canone concordato, grazie alla conversione in legge
(n. 80/14) del DL n. 47/2014. Nel quadriennio iniziato lo scorso
anno, quindi 2014/2017, l'aliquota da applicare scende
ulteriormente di
cinque punti percentuale, passando dal 15 al 10 %.
Tale misura è applicabile a quegli immobili il
cui contratto di affitto è a canone concordato, redatto in base a
specifici accordi fra associazioni di proprietari e di
inquilini.
Rientrano in questa categoria gli immobili
affittati nei comuni con carenti disponibilità abitative (DL 551/88
art. 1 lett. a) e lett. b)) e nei comuni ad alta tensione abitativa
individuati nel 2003 dal CIPE (delibera del 12 novembre
2003).
Tale riduzione di tassazione risulta
di significativo rilievo e quindi estremamente
conveniente, anche alla luce del fatto che, già
dall’anno passato, la deduzione forfetaria per i canoni di
locazione assoggettati a tassazione ordinaria era scesa dal 15% al
5% (rendendo quindi meno conveniente la tassazione ordinaria delle
locazioni).
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