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L'applicazione della marca da bollo sulla fattura.

 

Alle ore 12.00 del 16 febbraio 2015 Invitalia aprirà ufficialmente lo sportello on line sul sito www.smartstart.invitalia.it dove sarà possibile presentare le domande e i piani di impresa:

Si potranno presentare le domande fino a esaurimento delle risorse disponibili e l’istruttoria delle domande presentate seguirà l’ordine cronologico di arrivo.


Il nuovo Smart&Start ha una dotazione finanziaria di circa 200 milioni di euro ed è caratterizzato da alcune importanti novità: le agevolazioni sono estese a tutte le regioni italiane e non più solo alle regioni del Mezzogiorno e alle aree del cratere Aquilano. I finanziamenti sono destinati alle startup unnovative– iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese– di piccola dimensione, costituite da non più di 4 anni, ma anche alle persone fisiche che vogliono avviare una start-up innovativa.


I piani di impresa dovranno essere caratterizzati da un significativo contenuto tecnologico e innovativo, mirare allo sviluppo di prodotti e servizi nel campo dell’economia digitale o essere finalizzati alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica o privata.


I piani d’impresa devono presentare un contenuto tecnologico ed innovativo, devono essere caratterizzati da attività mirate allo sviluppo di prodotti, di servizi o soluzioni nel campo dell'economia digitale.


Il piano d’impresa proposto deve prevedere spese ammissibili (costi di gestione e/o spese di investimento) non inferiori a 100 mila euro e non superiori a 1,5 milioni di euro.


Sia le spese di investimento sia i costi di gestione devono essere sostenuti dall’impresa beneficiaria dopo la presentazione della domanda e comunque entro 24 mesi dalla stipula del contratto di finanziamento.


In sintesi:

Il bando finanzia piani relativi:

- all’adozione di una tecnologia nuova o sperimentale;

- e/o allo sviluppo di prodotti innovativi, servizi e soluzioni nel campo dell’economia digitale;

- e/o alla valorizzazione economica dei risultati del sistema della ricerca pubblica e privata.

 

Le spese ammissibili

Nell'ambito del piano di impresa, sono ammissibili le seguenti tipologie di spese:

 

1) spese di investimento relative a:

1.1) impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, funzionali alla realizzazione del progetto;

1.2) componenti hardware e software funzionali al progetto;

1.3) brevetti e licenze;

1.4) certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate, correlate alle esigenze produttive e gestionali dell’impresa;

1.5) progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo di soluzioni architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi, consulenze specialistiche tecnologiche funzionali al progetto di investimento, nonché relativi interventi correttivi e adeguativi;

2) costi di gestione:

2.1) interessi sui finanziamenti concessi all’impresa. Tali interessi sono ammissibili in misura non superiore al tasso di riferimento vigente alla data di concessione dell’agevolazione maggiorato di 400 punti base;

2.2) quote di ammortamento di impianti, macchinari e attrezzature tecnologici, ovvero tecnico-scientifici, acquistati nuovi di fabbrica da parte dell’impresa proponente;

2.3) canoni di leasing ovvero spese di affitto relativi agli impianti, macchinari e attrezzature di cui al precedente punto 2.2). Gli interessi relativi ai predetti canoni di leasing sono ammissibili nella misura massima di cui al precedente punto 2.1). Sono ammissibili anche le spese d’affitto dei beni strumentali di cui al precedente punto 2.2), se impiegati nella progettazione, realizzazione, verifica e collaudo, distribuzione di prodotti e/o servizi, ovvero impiegati in attività di ricerca e sviluppo, di automezzi specificamente attrezzati come laboratori mobili, ove necessari per lo svolgimento delle attività di cui al piano di impresa. Sono inoltre ammissibili i costi relativi alla fruizione di servizi di hosting e di housing, se strettamente funzionali all’attività aziendale;

2.4) costi salariali relativi al personale dipendente assunto dall'impresa con rapporto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato, nonché i costi relativi ai collaboratori a qualsiasi titolo aventi i requisiti indicati all’ art. 25, comma 2, lettera h), numero 2), del DL n. 179/2012 (personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca o che sta svolgendo un dottorato di ricerca presso un’università italiana o straniera, oppure in possesso di laurea e che abbia svolto, da almeno 3 anni, attività di ricerca certificata presso istituti di ricerca pubblici o privati, in Italia o all’estero, ovvero personale in possesso di laurea magistrale;

2.5) licenze e diritti relativi all’utilizzo di titoli della proprietà industriale;

2.6) licenze relative all’utilizzo di software, purché direttamente correlati alle esigenze produttive dell’impresa;

2.7) servizi di incubazione e di accelerazione di impresa, purché forniti da incubatori e acceleratori d’impresa, ossia da organismi che istituzionalmente hanno l’obiettivo di accelerare e rendere sistematico il processo di creazione di nuove imprese, fornendo loro una vasta gamma di servizi di supporto integrati. Nel caso detti servizi siano forniti da organismi non classificati come incubatori certificati è necessario fornire un profilo dettagliato dell’incubatore/acceleratore prescelto, ed il track record dello stesso.

 

L’importo complessivo dei programmi di spesa (investimenti e costi di gestione) deve essere compreso tra un minimo di 100.000 euro ed un massimo di 1,5 milioni di euro.


Decorrenza spese di investimento

Relativamente alle spese di investimento di cui al punto 1), saranno considerate ammissibili le spese sostenute nel periodo intercorrente tra la presentazione della domanda di agevolazione e la stipula del contratto di finanziamento tra l’impresa e Invitalia.


Ciò significa che le società gia costituite alla data di presentazione della domanda possono avviare immediatamente la realizzazione degli investimenti, mentre le società non costituite devono avviare l’investimento solo successivamente alla costituzione, non essendo riconoscibili gli eventuali investimenti effettuati dai futuri soci.


Per data di avvio del programma di investimenti si intende la data del primo titolo di spesa ammissibile.


In ogni modo i programmi d’investimento devono essere conclusi entro 24 mesi decorrenti dalla data di stipula del contratto di finanziamento.

 

 

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